fisioterapia Caldogno Vicenza Elastico 01

Clinica dell’ Artrosi

Clinica
dell’ Artrosi

Fisioterapia Caldogno e Vicenza

Cos’è l’artrosi? Come si forma? Quali sono i fattori di rischio?

Il termine artrosi deriva dal greco, “artro” che significa articolazione e “osi” che significa degenerazione e indica appunto una malattia degenerativa delle articolazioni.

Le articolazioni sono strutture deputate a collegare o “articolare” le ossa fra loro. Le più importanti sono quelle che collegano tra loro i segmenti ossei mobili, queste sono composte da diversi tessuti, tra i più importanti abbiamo la membrana sinoviale e la cartilagine. La prima permette la pulizia e la sorveglianza immunitaria dell’articolazione e inoltre produce delle sostanze necessarie al nutrimento e scorrimento delle superfici articolari, la seconda serve a proteggere le ossa articolari e sopportare il carico che esse ricevono durante il movimento. 

Solitamente le lesioni più rilevanti nell’artrosi si hanno proprio a livello della cartilagine, ed essendo essa deputata a sopportare il carico durante il movimento è frequente che i primi sintomi si avvertono proprio in questo frangente (dolore di tipo meccanico). Con il progredire della malattia il dolore insorge anche dopo movimenti minimi o in seguito a particolari atteggiamenti del corpo (per esempio postura eretta in piedi per un periodo prolungato). Frequentemente la rigidità può accompagnare il dolore. È una sensazione di impaccio nei movimenti soprattutto al mattino o dopo prolungata inattività, dura 10-15 minuti, senza quasi mai superare i 30 minuti. La rigidità nel tempo può portare a limitazione funzionalecioè la difficoltà a compiere i movimenti, questo può condizionare e limitare le attività della vita quotidiana.

L’artrosi può essere quindi definita come una malattia articolare ad evoluzione cronica caratterizzata da lesioni degenerative e produttive a carico della cartilagine articolare.

La sua origine ad oggi non è ancora ben nota, lo stato di equilibrio articolare ottimale è mantenuto da un carico normale esercitato su una cartilagine normale. Nel processo di formazione dell’artrosi intervengono molti fattori che alterano l’equilibrio articolare, agendo sul carico (sollecitazioni improprie, sovrappeso/obesità, traumi, microtraumi ripetuti, malformazioni congenite o acquisite, attività occupazionali) o modificando le caratteristiche della cartilagine (predisposizione genetica, invecchiamento, disordini metabolici). 

Questa patologia è tra le malattie croniche più frequenti nella popolazione generale e una delle principali cause di disabilità nell’anziano. Tende ad essere prevalente nei paesi a più alto tenore socio-economico e dove l’aspettativa di vita è più elevata. Può manifestarsi a livello delle mani, della colonna vertebrali, delle anche o delle ginocchia.

Cos’è l’artrosi? Come si forma? Quali sono i fattori di rischio?

Il termine artrosi deriva dal greco, “artro” che significa articolazione e “osi” che significa degenerazione e indica appunto una malattia degenerativa delle articolazioni.

Le articolazioni sono strutture deputate a collegare o “articolare” le ossa fra loro. Le più importanti sono quelle che collegano tra loro i segmenti ossei mobili, queste sono composte da diversi tessuti, tra i più importanti abbiamo la membrana sinoviale e la cartilagine. La prima permette la pulizia e la sorveglianza immunitaria dell’articolazione e inoltre produce delle sostanze necessarie al nutrimento e scorrimento delle superfici articolari, la seconda serve a proteggere le ossa articolari e sopportare il carico che esse ricevono durante il movimento. 

Solitamente le lesioni più rilevanti nell’artrosi si hanno proprio a livello della cartilagine, ed essendo essa deputata a sopportare il carico durante il movimento è frequente che i primi sintomi si avvertono proprio in questo frangente (dolore di tipo meccanico). Con il progredire della malattia il dolore insorge anche dopo movimenti minimi o in seguito a particolari atteggiamenti del corpo (per esempio postura eretta in piedi per un periodo prolungato). Frequentemente la rigidità può accompagnare il dolore. È una sensazione di impaccio nei movimenti soprattutto al mattino o dopo prolungata inattività, dura 10-15 minuti, senza quasi mai superare i 30 minuti. La rigidità nel tempo può portare a limitazione funzionalecioè la difficoltà a compiere i movimenti, questo può condizionare e limitare le attività della vita quotidiana.

L’artrosi può essere quindi definita come una malattia articolare ad evoluzione cronica caratterizzata da lesioni degenerative e produttive a carico della cartilagine articolare.

La sua origine ad oggi non è ancora ben nota, lo stato di equilibrio articolare ottimale è mantenuto da un carico normale esercitato su una cartilagine normale. Nel processo di formazione dell’artrosi intervengono molti fattori che alterano l’equilibrio articolare, agendo sul carico (sollecitazioni improprie, sovrappeso/obesità, traumi, microtraumi ripetuti, malformazioni congenite o acquisite, attività occupazionali) o modificando le caratteristiche della cartilagine (predisposizione genetica, invecchiamento, disordini metabolici). 

Questa patologia è tra le malattie croniche più frequenti nella popolazione generale e una delle principali cause di disabilità nell’anziano. Tende ad essere prevalente nei paesi a più alto tenore socio-economico e dove l’aspettativa di vita è più elevata. Può manifestarsi a livello delle mani, della colonna vertebrali, delle anche o delle ginocchia.

Cosa facciamo in Fisioele?

Molti studi confermano che l’esercizio è efficace per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità in molte patologie croniche, indipendentemente da fattori quali età, severità della patologia, dolore o livello funzionale iniziali.

In Fisioele cerchiamo attraverso l’esercizio di alleviare i sintomi e la progressione della malattia. Le strategie che proponiamo prevedono in linea generale il rinforzo muscolare, l’esercizio aerobico, la mobilizzazione articolare, lavori sull’equilibrio e la propriocezione e un programma di esercizi domiciliari.

PERCORSO TERAPEUTICO
Valutazione
Colloquio con il paziente
Raccolta anamnestica (remota e presente)
Presa visione ed analisi di eventuali indagini diagnostiche (se presenti)
Valutazione del dolore
Valutazione clinica sul paziente (test specifici sul distretto interessato, articolarità, tono, trofismo, forza)
Informare il paziente di cause e soluzioni
Condivisione degli obiettivi terapeutici e spiegazione del percorso terapeutico in 3 fasi:

1° FASE
CONTROLLO DEL DOLORE

Utilizzo di terapie elettromedicali come Tecar o ultrasuoni
Fisioterapia attiva o passiva per recuperare l’eventuale articolarità persa
Kinesio-taping per alleggerire l’articolazione e guidare i movimenti
Educazione del paziente su gestione del dolore nella quotidianità

2° FASE
RECUPERO DEL MOVIMENTO

Fisioterapia attiva e passiva per continuare a sbloccare le eventuali rigidità dell’articolazione
Kinesiterapia in palestra con esercizi che ricercano controllo, forza, elasticità ed altro in base al distretto più coinvolto.

3° FASE
MIGLIORAMENTO DELLA PERFORMANCE MOTORIA E PREVENZIONE

Kinesiterapia in piccoli gruppi con esercizi personalizzati per ricercare la miglior performance e prevenire eventuali ricadute.
Insegnamento di protocolli di lavoro da eseguire a domicilio.

SPECIALIZZAZIONI

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Clinica della colonna

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TRATTAMENTI

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